Vivere

Un salto nel vuoto senza protezioni questa è la vita. Un insieme d’inaspettati eventi che si presentano uno dopo l’altro in maniera impetuosa. Un susseguirsi di situazioni da affrontare spesso senza difese. Eppure quella sensazione che molti definiscono “sentirsi vivi” è proprio causata da quel brivido che sale quando una novità travolge l’esistenza di una persona e la sconvolge completamente.
A volte questo cambiamento fa paura. La sensazione che tutto possa mutare ci mette davanti alla nostra più grande paura. Perdere tutte le nostre certezze.
Eppure senza cambiamento nulla si migliorerebbe. Senza trasformazione non ci saremmo evoluti, senza i mutamenti l’esistenza umana sarebbe piatta e tutti saremo degli identici automi.
Questa riflessione è difficile da accettare soprattutto quando ci si sente in caduta libera senza paracaduti sui quali far affidamento. Questi paracaduti tanto agognati in realtà sono sempre presenti lì imponenti e maestosi. Siamo noi che non li vediamo offuscati dal vento in faccia e della velocità della caduta che causano facilmente la chiusura dei nostri occhi stanchi e arrendevoli. Riuscire a resistere a questa forza è complicato. Spesso la pressione è talmente forte che fa male lottare per mantenere le palpebre almeno socchiuse. Inoltre fa paura guardare il vuoto. Quella distesa di cielo davanti a noi che ci prefigge uno scenario spaventoso incerto da cui vogliamo fuggire. Spesso si rimane ancorati al passato proprio nella speranza di evitare di continuare a cadere. Ma la caduta non si può fermare e bisogna lottare. Solo l’esperienza insegna all’uomo a fidarsi del proprio istinto e ad aprire gli occhi e vedere finalmente il supporto e l’aiuto degli altri. L’uomo non è mai solo neanche durante le cadute più rovinose. L’individuo deve imparare a fidarsi delle proprie capacità e delle persone per riuscire finalmente a vedere ogni nuova sfida non come un salto nel vuoto, ma semplicemente come un bungee jumping con l’adeguata attrezzatura
Elena Gobbo – autrice