Fiamma viva

Essere se stessi è la via più semplice per essere felici. Il modo migliore per capire davvero cosa serve nelle nostre vite, lasciando andare tutte quelle relazioni o attività che ci rubano energia. L’energia vitale è preziosa e non infinita. Sta a noi custodirla senza farcela prosciugare del tutto. Purtroppo è difficile comprendere a pieno chi o cosa ci sta prosciugando lentamente. Non è semplice decodificare quell’urlo d’aiuto interiore che cerca di comunicarci il bisogno di una pausa di riflessione o di un viaggio introspettivo, che ci permetterebbero di tornare all’omeostasi. Eppure è l’unico modo per tenere sotto controllo e sempre viva questa nostra energia.
Essa è simile a una piccola torcia che illumina costantemente il nostro cammino: per farla rimanere accesa è fondamentale non utilizzarla al massimo della sua potenza, ma è necessario non spegnerla per riuscire a non perdersi e seguire la strada. Il problema è che non sappiamo quanto dureranno quelle pile. Forse per mesi o per anni, magari solo più per un giorno. L’importante è riuscire a cambiarle prima che quella debole luce lasci il posto al buio.
La nostra luce interiore è come quella torcia: non deve essere sprecata in inutili peripezie e deve costantemente essere rifornita in modo da poter godere regolarmente della sua presenza. Per rifornirla serve circondarsi da persone buone che abbiano compreso la bellezza del dare e non solo del ricevere. Bisogna fare azioni che ci fanno stare bene e soprattutto rimanere coerenti con noi stessi e con ciò che siamo. L’auto riflessione è la guida che ci aiuta a mantenere costante questa luce indicandoci la strada migliore per rinvigorirla e ricaricarla. Osservare gli altri e cercare di farci andare bene le loro scelte ci porta solamente a esaurire piano piano quest’energia, perché ciò che fa stare bene gli altri non è detto che faccia stare bene noi.
Prendiamo dunque in mano la nostra vita e cerchiamo di viverla nel modo più conforme a chi siamo indipendente dal giudizio degli altri. L’energia vitale è preziosa e fragile e come tale va rispettata e protetta.

Elena Gobbo – autrice

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